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Se tremate solo a vederli potrebbe essere koumpounofobia: cos’è e quali sono i sintomi

Una donna terrorizzata solleva le mani in un gesto protettivo

Cos’è la koumpounofobia? Si tratta di una fobia specifica, contro cui ha combattuto pure Steve Jobs. Scopriamo cause, sintomi e cura.

A meno che conosciate il greco a menadito, il termine koumpounofobia vi risulterà sia impronunciabile che incomprensibile. Eppure, indica una paura incontrollata di cui tutti potrebbero essere stati vittime almeno una volta nella vita, magari per motivi diversi. Vediamo cos’è, come si manifesta e qual è la cura più efficace.

Koumpounofobia: cos’è e come si manifesta

Dal greco koumpouno (κομπουνο), che significa bottone, e phobos (φόβος), che si traduce con paura, la koumpounofobia è il termine con cui si indica il terrore irrazionale e incontrollato dei bottoni. Anche se meno diffusa rispetto ad altre fobie comuni come la scopofobia, si tratta sempre di un disturbo invalidante, che può condizionare l’esistenza delle persone che ne soffrono. D’altronde, a scatenare angoscia è un oggetto con cui è impossibile non entrare in contatto nella vita di tutti i giorni.

Al momento, non sono certe le cause che portano allo sviluppo della koumpounofobia, ma secondo gli esperti alla base c’è un evento traumatico. Qualcuno potrebbe collegare i bottoni alla paura del soffocamento, in quanto sono oggetti piccoli e rotondi che possono essere facilmente ingeriti per sbaglio. Altri, invece, potrebbero temerli perché li vedono come qualcosa che, sempre per via delle dimensioni ridotte, può sfuggire al controllo. In ogni modo, di mezzo c’è sempre la paura di morire.

Per quanto riguarda i sintomi, sono gli stessi di tutte le altre fobie: avversione o disgusto quando si vede o si tocca un bottone, estremo disagio o incapacità di stare vicino a qualcuno che indossa abiti con bottoni, ansia, stress, sudorazione eccessiva, tachicardia, formicolii, tremori, nausea e attacchi di panico. Generalmente, quanti soffrono di koumpounofobia tendono all’evitamento, ossia a evitare in tutti i modi possibili e immaginabili il contatto o l’esposizione all’oggetto che incute timore.

bottoni colorati

Come si cura la koumpounofobia

La koumpounofobia, pur essendo rara (si stima che colpisca una persona su 75mila), necessita di una cura ad hoc perché può davvero rendere difficile la vita quotidiana. Non solo, porta anche all’isolamento sociale. Pensate che Steve Jobs ne soffriva ed era arrivato a far modificare l’aspetto di molti oggetti di uso comune, come gli smartphone o i computer, per non aver problemi.

Come tutte le altre fobie, la paura irrazionale dei bottoni si può affrontare e superare attraverso la psicoterapia. L’indirizzo più efficace è quello cognitivo comportamentale perché consente di decostruire il processo mentale che porta al terrore nei confronti di un dato oggetto e prevede una ri-esposizione graduale.

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ultimo aggiornamento: 16 Ottobre 2025 10:33

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